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    Categories: Spettacolo

1984 di George Orwell al Quirino

1984 di George Orwell al Quirino. E’ in scena in questo teatro, fino al prossimo 3 novembre, la versione teatrale del capolavoro dello scrittore inglese. Un vero e proprio profeta che nel 1984, descrisse in un libro che ancora oggi è in testa alle classifiche mondiali, con precisione imbarazzante, ciò che sarebbe avvenuto, e non solo secondo lui, negli anni a venire.

1984 di George Orwell al Quirino

1984 di George Orwell al Quirino. E’ in scena in questo teatro, fino al prossimo 3 novembre, la versione teatrale del capolavoro dello scrittore inglese. Un vero e proprio profeta che nel 1984, descrisse in un libro, che ancora oggi è in testa alle classifiche mondiali, con precisione imbarazzante, ciò che sarebbe avvenuto, e non solo secondo lui, negli anni a venire.

Il mondo di Orwell diviso in tre continenti perennemente in guerra tra loro

Cioè, un mondo diviso in tre “continenti”, tre superstati perennemente tra loro in guerra ( Oceania, Eurasia ed Estasia ) la cui reciproca ostilità, comporta anarchia ed una continua libertà di vivere, secondo come ognuno di noi è in grado di comprendere, interpretare, volere.

Lo spettacolo è un lavoro forte sotto l’accorta regia di Giancarlo Nicoletti

E’ un lavoro forte, di carattere pregnante quello che Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri interpretano, sotto la accortissima regia di Giancarlo Nicoletti (il quale utilizza la sua stessa traduzione del libro del grande scrittore, giornalista e critico letterario britannico) per portare in scena un lavoro dal carattere duro, certamente avveniristico, profetico e dalla impressionante lucidità espressiva, e comunicativa che sorprende per l’attualità, e la coerenza, ai fatti dei nostri giorni.

1984 – la trama

La politica e la distopia attualmente dominanti, vengono esattamente riportate in palcoscenico, per rappresentante una vivida realtà fantapolitica e fantascientifica di carattere totalitario che comporta, da ultimo, quel controllo del pensiero delle masse che oggi viene attivato attraverso i potenti ed invadenti mezzi tecnologici di comunicazione, i quali inducono ad un forma di guerra permanente a mezzo di incredibili numeri di telecamere che tutto spiano e tutto controllano.

Impressionante è la rappresentazione di come tutto sia proibito, tranne che pensare e divertirsi in maniera tale, da mascherare la strisciante dittatura. Insomma un revival dell’antico “panem et circenses”, utilizzato dai nostri romani progenitori per  – come oggi – gestire le masse e distarle al fine di restringere il potere nelle mani di pochi.

Uno spettacolo futurista con un’ottima compagnia teatrale

E Giancarlo Nicoletti, con questo spettacolo meravigliosamente futurista, interpreta con la massima esattezza il pensiero orwelliano, utilizzando una ottima compagnia teatrale che fa capo a Federica Luna Vincenti all’interno della quale, oltre a Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri, si evidenziano Silvio Laviano, Brunella Platania, Salvatore Rancatore, Tommaso Paolucci, Gianluigi Rodrigues, Chiara Sacco. La scenografia, perfettamente idonea a rendere l’ambiente e l’assurdo ( ma non troppo ) di quanto viene rappresentato, è opera di Alessandro Chiti.

Spettacolo assolutamente da non perdere

Spettacolo assolutamente da non perdere, perché in grado di far perfettamente comprendere, il mondo assurdamente telecomandato, in cui viviamo.

Andrea Gentili

 

 

Andrea Gentili: